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Prima di Morelli (1816-1891) l'attribuzione di un dipinto a un artista o a una scuola si fondava spesso sulla tradizione o su un'impressione generale, quando non addirittura sull'istinto. La sua formazione medica lo indusse a osservare da vicino i particolari anatomici e a esaminare con rigore scientifico le opere dei grandi maestri rinascimentali. Combinando il vaglio attento, l'analisi e il confronto di dettagli per lo più trascurati da collezionisti, critici ed esperti museali, il metodo morelliano divenne la base della moderna connoisseurship. Fiero patriota italiano di origini svizzere protestanti, Morelli prese parte al Risorgimento rischiando la vita nelle guerre d'Indipendenza. Servì per quattro mandati come deputato nel Parlamento del Regno di Sardegna e in quello dell'Italia unita, per poi essere nominato, nel 1873, senatore a vita. In un'epoca in cui tante grandi raccolte della Penisola erano preda di collezionisti e musei stranieri, si fece promotore di misure legislative, tra le prime al mondo, volte alla tutela delle opere d'arte. La vita di Morelli fu segnata da profonde amicizie e relazioni sentimentali con grandi donne quali Clementina Frizzoni, Laura Acton, Vittoria, figlia della regina d'Inghilterra e principessa ereditaria, poi imperatrice, di Germania. Per lascito testamentario, la collezione di Morelli è passata all'Accademia Carrara di Bergamo, città natale della madre e luogo cui restò sempre legato.